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mercoledì 5 maggio 2021

Che differenza c’è tra disegno, proposta e progetto di legge?

25 Gennaio 2018 Che differenza c’è tra disegno, proposta e progetto di legge? La distinzione dipende dall’organo dal quale parte l’iniziativa legislativa: sia esso il Governo, il parlamentare o il popolo. Avrai certamente letto sui giornali o sentito dire parlare di disegno di legge, proposta di legge e progetto di legge. Molto probabilmente avrai anche letto il semplice acronimo (le iniziali) ossia ddl. È facile pensare che queste parole si riferiscano allo stesso concetto; nella sostanza è così, ma non da un punto di vista formale. Esiste infatti una differenza tra disegno, proposta e progetto di legge, differenza che spesso i giornali non colgono e gli stessi commentatori dei telegiornali finiscono per dimenticare. Eppure si tratta di una questione banale e semplice da ricordare. Proprio di ciò parleremo in questo articolo per fugare ogni dubbio e consentire a tutti di utilizzare l’espressione più corretta. Se anche tu vuoi allora spiegare ai tuoi amici che differenza c’è tra disegno, proposta e progetto di legge ecco cosa devi sapere. La prima cosa da comprendere è come nasce una legge? Perché si possa giungere ad approvare una legge occorre, che qualcuno la proponga, ossia ne scriva il testo e poi la sottoponga ai parlamentari affinché l’approvino. Nessuna legge può entrare in vigore se non viene votata da entrambe le camere del Parlamento, ossia la camera dei Deputati e quella del Senato. Chi decide di proporre una legge non può però limitarsi a fornire l’idea ma deve anche strutturare un progetto per articoli (anche pochi o uno soltanto). Il progetto verrà poi stampato e distribuito ai parlamentari affinché ne prendano visione. Poi sarà inviato per l’esame preventivo alla Commissione competente per materia. Per esempio, se il progetto riguardasse la scuola, verrebbe inviato alla Commissione istruzione; se riguardasse il sistema sanitario verrebbe inviato alla Commissione sanità e così via. Indice 1 A chi spetta scrivere le leggi? 2 Che differenza c’è tra disegno di legge, proposta di legge e progetto di legge? 3 Le petizioni e le proposte di legge A chi spetta scrivere le leggi? L’iniziativa legislativa spetta: al Governo; a ciascun parlamentare o a gruppi di parlamentari (che potrebbero firmare lo stesso progetto di legge); a ciascun consiglio regionale; al Cnel (Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro). Esistono poi le leggi su richiesta del popolo, dietro raccolta di firme. Si parla di proposta di legge di iniziativa popolare. In particolare servono 50mila firme. Che differenza c’è tra disegno di legge, proposta di legge e progetto di legge? Si usa spesso in modo confuso le parole disegno di legge, proposta di legge e progetto di legge. In verità i termini hanno una caratterizzazione autonoma; le diverse espressioni servono solo a diversi soggetti da cui è stata assunta l’iniziativa legislativa. In particolare parliamo di: disegno di legge se l’iniziativa è stata assunta dal Governo o da membri del Senato; proposta di legge se l’iniziativa è stata assunta da altri soggetti come i deputati, da 50mila elettori, dai consigli regionali o dal Cnel; progetto di legge se non intendiamo specificare da quale, tra i soggetti sopra indicati è stata assunta l’iniziativa. Le petizioni e le proposte di legge L’articolo 50 della Costituzione dispone che tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità. La petizione è quindi la richiesta, rivolta alle Camere, di un provvedimento idoneo a risolvere un determinato problema di natura generale. La petizione viene ricevuta dal presidente dell’Assemblea a cui è presentata; questi poi l’invia alla commissione competente per materia la quale valuterà se, e in che misura, se ne dovrà tenere conto. La petizione si distingue quindi dalla proposta di legge di iniziativa popolare per il fatto che è una semplice richiesta alla quale, chi la riceve, può dare l’importanza che crede. Invece la proposta di legge è un atto formale che obbliga il Presidente dell’assemblea cui indirizzata a inserirla nel calendario dei lavori parlamentari. Tuttavia, come dimostra l’esperienza, queste proposte vengono sempre messe in fondo al calendario tasche è difficile che giungano ad essere discusse e votate.

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