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martedì 16 novembre 2021

L’inutile rebus degli acronimi che rende l’italiano indecifrabile

https://www.corriere.it/cronache/21_novembre_15/inutile-rebus-acronimi-che-rende-l-italiano-indecifrabile-6c0a8678-4651-11ec-9a24-28e7c2e627b2.shtml Gian Antonio Stella L’appello del Presidente Sergio Mattarella contro «l’uso smisurato» delle sigle. Il dibattito tra i linguisti «Amnnpp»: Anche Mattarella Non Ne Può Più. Così sarà ricordato, forse, il discorso del presidente della Repubblica all’inaugurazione dell’anno accademico a Siena. Per carità, l’ha detto con garbo istituzionale: «Non so se siano stati fatti in qualche Ateneo, ma se così non fosse sarebbe utile, studi per approfondire le conseguenze dell’uso smisurato degli acronimi sul linguaggio e sulla facilità di comunicazione». L’ha detto, però: c’è un drammatico problema d’incapacità dello Stato in tutte le sue incarnazioni politiche e burocratiche di farsi capire dai cittadini. Erano anni che lo dicevano i linguisti, lo sottolineavano gli osservatori più attenti, lo riconoscevano perfino pezzi della burocrazia e della magistratura. Lo dice un parere del 2014 del Consiglio di Stato sulla «Definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera» proposta dal ministero della Salute: «Va rilevato come l’intero provvedimento (...) si caratterizzi per una scrittura assai lontana dai buoni canoni di un periodare piano, comprensibile a prima lettura ed elegante e per un uso assai frequente di acronimi e di espressioni in lingua straniera, il cui ricorrere — secondo le regole della redazione dei testi legislativi — andrebbe vietato». Rileggiamo: «vietato». Magari!

domenica 7 novembre 2021

Nuovo codice della strada 2021, le 10 novità: parcheggi, monopattini e smartphone

di Emiliano Ragoni Tante le novità per gli automobilisti introdotte dal DL Infrastrutture. Tutto quello che bisogna sapere sul nuovo codice della strada 2021, che entrerà in vigore il prossimo 10 novembre Il nuovo Decreto Legge infrastrutturee trasporti è realtà e porta con se tante modifiche al codice della strada. Dopo essere stato approvato dal Senato, nei prossimi giorni verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Tante le novità introdotte nel codice della strada, molte di esse anticipate negli scorsi giorni. Tuttavia è opportuno cercare di fare chiarezza riassumendo le principali novità contenute nel DL infrastrutture. 1) I monopattini Finiti nell’occhio del ciclone per i problemi relativi agli incidenti, alcuni di essi mortali, il Governo cerca di disciplinare l’utilizzo dei monopattini introducendo alcune novità. Tra di esse c’è la riduzione della velocità da 25 a 20 km/h fuori dalle aree perdonali. Su queste ultime la velocità massima consentita è sempre di 6 km/h. Viene inoltre resa obbligatoria, a partire dal 1° luglio 2022, la presenza di indicatori di direzione e di stop. I nuovi monopattini commercializzati dopo quella data dovranno esserne provvisti, tutti gli altri hanno tempo fino al 1° gennaio 2024 per adeguarsi. Al fine di evitare la «sosta selvaggia» viene introdotta l’obbligatorietà di fotografare il monopattino al termine del noleggio. Monopattini che non potranno circolare sui marciapiedi ma solo su strade e ciclabili. Non è stata introdotta l’obbligatorietà dell’assicurazione; devono esserne provviste solo le società di noleggio. 2) I parcheggi Il Governo rende gratuita per le persone con disabilità, dal 1° gennaio 2022, la sosta sui parcheggi contrassegnati dalle strisce blu (in ogni caso questi parcheggi dovranno essere utilizzati solo in caso in cui fossero occupate le specifiche aree di sosta). I mezzi in sosta dovranno ovviamente essere provvisti di apposito contrassegno. Viene fatto un passo avanti anche sui parcheggi cosiddetti rosa, che sono riservati alle donne in gravidanza e ai genitori con figli fino a due anni. Anche in questo caso dovrà essere esposto un apposito contrassegno. Tutti coloro che dovessero occupare queste zone di sosta senza permesso incorreranno in sanzione. 3) Le sanzioni per l’utilizzo dei dispositivi elettronici Il Governo cerca di dare una «stretta» all’utilizzo degli smartphone e dei diversi dispositivi elettronici mentre si guida, inasprendo le sanzioni. Verranno comminate sanzioni anche per chi getta rifiuti mentre il veicolo è in movimento. 4) Multe per chi commette infrazioni alla guida di auto a noleggio Il DL Infrastrutture fa chiarezza sulle infrazione commesse mentre si è alla guida di un’auto a noleggio. Nello specifico, la modifica all’articolo 196 del Codice della strada prevede che sia il cliente della società di noleggio a pagare le infrazioni commesse mentre è alla guida. Le imprese di noleggio collaboreranno nel fornire agli uffici le generalità del sottoscrittore del contratto di locazione, come da previsto dal Codice, affinché sia a quest’ultimo notificato il verbale. Questo chiarimento è divenuto necessario perché negli ultimi 20 mesi di pandemia molte Amministrazioni locali, per motivi legati a una propria inefficienza burocratica, hanno notificato direttamente alle aziende di noleggio multe e azioni esecutive massive, alcune riguardanti gli ultimi 5 anni, senza chiedere preventivamente di conoscere i dati dell’effettivo trasgressore. 5) No alla pubblicità offensiva o discriminatoria Viene previsto il divieto di qualsiasi forma di pubblicità, su strade e veicoli, avente contenuto sessista, violento, offensivo o comunque lesivo dei diritti civili, del credo religioso e dell’appartenenza etnica ovvero discriminatorio. La violazione del divieto comporta la revoca della relativa autorizzazione nonché l’immediata rimozione del mezzo pubblicitario. 6) Il foglio rosa durerà un anno e l’esame di teoria potrà essere ripetuto fino a 3 volte Viene prolungata la validità del foglio rosa fino a un anno. Ci saranno delle agevolazioni anche per tutti coloro che dovranno fare l’esame di guida valida per il conseguimento della patente B, poiché l’esame potrà essere ripetuto tre volte. I neopatentati potranno inoltre guidare un mezzo fino a 95 Cv di potenza a patto che sia presente al loro fianco una persona di età non superiore a 65 anni con una patente conseguita da almeno 10 anni. Previsto l’inasprimento delle sanzioni amministrative nei confronti di coloro che si esercitano senza istruttore: da un minimo di 430 euro a un massimo di 1.731 euro e la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo per 3 mesi. Viene introdotta la responsabilità del conducente del ciclomotore o del motoveicolo per il mancato utilizzo del casco da parte di chi viene trasportato indipendentemente dall’età e non soltanto per i minorenni. 7) Stop al furbetti della sosta sugli stalli riservati alle elettriche Il DL chiarisce quello che dovrebbe già essere palese per tutti i possessori delle auto elettriche: che gli stalli preposti alla sosta di un veicolo in ricarica dovranno essere occupati solo nell’arco di tempo necessario per «fare il pieno» all’accumulatore. Trascorsa un’ora sarà quindi vietato sostare ulteriormente. Questo divieto non si applica tra le 23 e le 7 del mattino, ad eccezione degli spazi riservati alle fast e alle super fast, che dovranno essere liberati non appena terminata l’operazione di ricarica. 8) Comportamento in corrispondenza di strisce pedonali Vengono introdotti nuovi obblighi di comportamento in corrispondenza degli attraversamenti pedonali: i conducenti dei veicoli devono dare la precedenza non solo ai pedoni che hanno iniziato l'attraversamento, ma anche a quelli che si stanno accingendo a effettuare l’attraversamento. 9) Stop ai mezzi di trasporto pubblico inquinanti Per ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento nei centri urbani è prevista una graduale limitazione alla circolazione dei vecchi mezzi più inquinanti adibiti al trasporto pubblico locale e alimentati a benzina e gasolio. Nello specifico, a decorrere dal 30 giugno 2022 è vietata la circolazione dei veicoli di categoria M2 e M3 con caratteristiche Euro 1, a decorrere dal primo gennaio 2023 è vietata la circolazione alle stesse categorie di mezzi con caratteristiche Euro 2, mentre dal primo gennaio 2024 il divieto riguarderà i mezzi Euro 3. Per contribuire al rinnovo dei veicoli adibiti al trasporto pubblico locale sono previsti 5 milioni di euro per il 2022 e 7 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2035. 10) Passaggi a livello I gestori dell’infrastruttura ferroviaria dovranno installare apposite telecamere in grado di rilevare il rispetto del divieto di attraversamento nei pressi dei passaggi a livello.

venerdì 5 novembre 2021

Spesso paghiamo quel che non avremo Compriamo connessioni Internet sempre più veloci: ma sono soldi ben spesi?

NOVEMBRE 4, 2021 | SOCIETÀ CLAUDIO CARNEVALE La velocità della connessione è un valore che viene sbandierato da tutti i fornitori di accesso alla rete Internet nell’offerta retail per navigare. Quello che acquistiamo a un costo maggiore è ciò che ci serve oppure si tratta dello stesso prodotto di prima? Faccio un esempio: se ognuno di noi vuole sottoscrivere un contratto di fornitura idrica deve fare prima un’analisi preventiva del probabile consumo di acqua. Se si calcola che una famiglia di quattro persone genera un consumo medio di circa 900 litri al giorno, chiudere un contratto per mille litri al giorno come fornitura media farebbe stare abbastanza tranquilli. Purtroppo non è così. Se la mattina alle sette ci si appresta a fare la doccia, nonostante i mille litri disponibili potremmo anche non avere acqua a sufficienza in quel preciso momento. Con una portata di 0,7 litri al minuto il fornitore assicurerebbe come da contratto una capacità giornaliera di mille litri, ma la doccia con quel tipo di flusso non sarebbe sicuramente piacevole. Questo per spiegare che nell’offerta, oltre a quello quantitativo del volume giornaliero, manca un parametro vitale: la portata minima istantanea assicurata. Quando chiudiamo un contratto con un fornitore di accesso a Internet è necessario fare queste due analisi, altrimenti si valuta in maniera non coerente l’offerta. Nel caso di utilizzo della rete Ip è facile stabilire che usare un sito web con una connessione stabile a 10 Mbs sia più che sufficiente, mentre per un film o una partita su un display da 50 pollici occorrano 100Mbs. Questo significa che con una velocità di 200Mbs una famiglia di quattro persone potrebbe lavorare e divertirsi senza problemi. È chiaro che parliamo di connessioni stabili, costanti, con una banda minima garantita elevata e simmetrica, e non come invece vengono intese nella proposizione commerciale attuale. Già, perché il problema da analizzare nelle proposte commerciali non è soltanto la velocità ma la portata minima dei dati: è quella che ci impedisce di vedere eventi simultanei, come le partite di calcio nel caso di Internet. Firmare un contratto che assicura una connessione da 1Gbs, rispetto a una da 100Mbs, non è sufficiente a garantirci che in quel momento possiamo contare su una connessione dieci volte superiore, perché la velocità è statisticamente vera ma non costante. Per avere questa garanzia il contratto deve prevedere una clausola precisa riservata alla banda minima garantita. Ad esempio, un contratto simmetrico da 400 Mbs con banda minima garantita di 100 Mbs potrebbe costare molto di più di un normale contratto retail da 1 Gbs in quanto assicura una maggiore affidabilità di connessione, anche se questo dato non è comprensibile a chi si limita a leggere soltanto quello della velocità massima. Inizialmente, le connessioni erano più asimmetriche: alta velocità in ingresso e bassa velocità in uscita. Questo concetto non si adatta più al mondo attuale, dove lavorare su una applicazione di conferenza fra più persone implica anche una banda elevata in uscita. Parimenti la stessa esigenza si manifesta durante i giochi online, dove lo scambio dati in uscita – dovuto alla grafica – è elevato e veloce. È quindi facile pubblicizzare velocità da 1Gbs o addirittura da 10 Gbs se non si fa riferimento a questo parametro essenziale. Rifacendomi all’esempio iniziale, la portata teorica dell’acquedotto del nostro rione è mille litri di acqua al minuto? A prima vista sembrano tanti, ma se mille persone fanno la doccia alle 7 di mattina la portata sarà di un solo litro al minuto… Chi gestisce l’acquedotto può senz’altro dichiarare la sua portata di mille litri ma occorre sapere che questa è teorica e non garantita quando ci serve. Anche l’autorità è intervenuta sul punto, obbligando i service provider a evidenziare questo parametro per non dar vita a offerte non veritiere. Resta però il problema della mancata cultura degli utenti. Per ordine dell’autorità, tutte le società che vendono accesso alla Rete devono comunicare con chiarezza questo dato fondamentale, che in certe condizioni è il più importante. Ma anche in questo caso il cliente finale legge raramente questa clausola e spesso ne ignora il significato. Rimediando fregature. di Claudio Carnevale