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martedì 9 giugno 2020

Sgravi per le aziende che tornano in Italia, agevolazioni per pagamenti elettronici e gli altri bonus del Piano Colao

IL DOCUMENTO PER IL RILANCIO DEL PAESE

di Francesca Gambarini 

                                                                          

Rinvio delle tasse per le imprese

Sono 102 le proposte per far ripartire l’Italia nel prossimo biennio dopo la batosta del Covid contenute nel piano degli esperti guidati da Colao. Vediamo più da vicino quelle che riguardano il mondo del lavoro e delle imprese.
Intanto, c’è la richiesta di una delega temporanea al decreto dignità e quindi il rinnovo dei contratti a termine senza causali.
Ancora, il rinvio del pagamento dell’imposte sui redditi di giugno-luglio. Si tratterebbe, per le imprese che lo richiedono, di differire il pagamento del saldo delle imposte dovuto nel 2020 «al suo ricevimento».
                                                                   

Far emergere il lavoro nero con sanatorie e incentivazioni

Tra le misure per far ripartire l’Italia, la task force di Colao spiega l’importanza di ridurre l’economia sommersa per liberare risorse. E quindi, tra le proposte, ecco la Voluntary Disclosure per fare emergere il lavoro nero, ai fini della regolarizzazione, prevedendo un meccanismo di sanatoria e incentivazione riducendo contribuzione cuneo fiscale, nonché sanzioni in caso di falsa dichiarazione o mancato perfezionamento delle procedure di emersione. Ancora, l’emersione e regolarizzazione contante derivante da redditi non dichiarati attraverso Voluntary Disclosure sul contante e altri valori derivanti da redditi non dichiarati (anche connessa all’emersione del lavoro nero) a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiva e dell’impiego per un periodo minimo di tempo (ad es. 5 anni) di una parte significativa dell’importo in attività funzionali alla ripresa (ad es. investimento nel capitale dell’impresa del soggetto che fa la Voluntary Disclosure, o investimento in social bond nominativi o altri strumenti analoghi). Questo può valere anche per il rientro di capitali esteri.
                                                                        

Pagamenti elettronici sgravati

Il passaggio ai pagamenti elettronici è fondamentale per l’emersione del nero. Come spingerlo? La task forze propone di incentivare l’utilizzo dei pagamenti elettronici (PA, esercizi commerciali e soprattutto servizi e prestazioni) tramite: deduzioni/detrazioni dall’IRPEF, lotterie instant win, credito d’imposta per gli esercenti e accordi con il sistema bancario per riduzione delle commissioni 
                                                                             

Incentivare l’innovazione: industria 4.0, green e startup

Sul fronte Innovazione, Colao e i suoi propongono di riprendere alcuni dei punti di Industria 4.0. Per esempio, con il ripristino e il potenziamento delle misure di super-ammortamento e iperammortamento previste da Industria 4.0 prevedendo una durata pluriennale degli incentivi (5 anni). Inoltre, aumentare i limiti per gli investimenti previsti per i crediti R&D, ampliare il regime del patent box a ulteriori beni immateriali e incrementare il beneficio previsto (anche ai fini di incentivare il re-shoring ad alto valore aggiunto). Sul fronte innovazione energetica e sostenibilità: incentivare gli investimenti nella transizione energetica/sostenibilità delle filiere italiane e finanziare gli investimenti in innovazione per lo sviluppo di tecnologie a bassa emissione, per ottemperare alle nuove direttive Europee (Green 18 Deal). Ma anche rafforzare le misure di sostegno alle start-up e PMI innovative con incremento delle agevolazioni fiscali per l’investimento da parte di individui, società e fondi specialistici (detassazione proventi e aumento dell’ammontare di detrazione e deduzione) e con l’aumento di massimali previsti per gli investimenti annui  
                                                                                

Occupazione: un fondo nuove competenze per le imprese e aiuti ai lavoratori

Sviluppare le competenze per aumentare la produttività è un altro punto del piano. Come? Ad esempio attraverso la riqualificazione dei disoccupati. Incentivare la riqualificazione della forza lavoro e dei disoccupati, finanziata attraverso fondi specializzati (ad es. “fondo nuove competenze”) prevedendo ad esempio incentivi alle imprese (ad es. defiscalizzazione di spese di formazione, riduzione del cuneo fiscale). Per i lavoratori: abolizione divieto di cumulo additivo tra retribuzione e trattamento di cassa integrazione, co-finanziamento acquisto di PC, condizionalità dei sussidi.
                                                                                       

Rafforzare le Pmi

Un lavoro di sostegno è necessario anche per le filiere del made in Italy. Ecco perché sarebbe necessario incentivare le aggregazioni (ad es. defiscalizzazione della quota di maggior reddito derivante dall’aggregazione, ammortamento del goodwill riveniente dalla fusione), con ulteriori agevolazione per le aggregazioni di imprese in crisi (riduzione cuneo fiscale). 
                                                                                       

Sostegno all’export e al reshoring

Sempre in ottica di rafforzamento della filiera, è necessario sostenere il rilancio dell’export italiano con un piano volto a minimizzare gli impatti dell’emergenza Covid-19 sul sistema di credito (ad es. estendendo e rafforzando le azioni di SACE a supporto dei crediti per export) e sul sistema fieristico, a comunicare l’eccellenza settoriale e valutare incentivi all’export di carattere più generale. Importante anche incentivare il re-insediamento in Italia di attività ad alto valore aggiunto (ad es. R&D strategico, produzione in settori ad alta componente tecnologica) e/o produttive rafforzando in tal modo il sistema Paese e la sua competitività (ad es. tramite decontribuzione dei relativi lavoratori, incentivi agli investimenti produttivi, maggiorazione ai fini fiscali del valore ammortizzabile delle attività rimpatriate). Valutare l’estensione del regime a tutti i nuovi insediamenti produttivi in Italia.
                                                                                         

Il turismo: agevolazioni e defiscalizzazioni

Secondo Colao, il turismo va supportato e protetto, a partire da questa stagione iniziata in bilico. Sarebbe necessario dare agevolazioni e defiscalizzazioni per le attività del 2020-2021, incentivando gli operatori ad aprire in modo da preservare sia l’avviamento sia l’occupazione, in particolare stagionale (ad es. defiscalizzazione contributiva in caso di assunzione, aumento delle agevolazioni rispetto agli extra costi dovuti alla sanificazione, contributi finalizzati all’incentivo alla riapertura). Prevedere per legge una ripartizione del rischio tra locatore e conduttore nella forma di presunzione, o in alternativa incentivazione (tramite riduzione di IMU e TARI) della rinegoziazione dei canoni commerciali. Estendere alcune tipologie di concessioni in scadenza (ad es. spiagge), per evitare che un orizzonte temporale dell’attività economica troppo ristretto disincentivi gli investimenti (ad es. in protocolli sicurezza) e si traduca in mancate riaperture. Istituire un “fondo Covid” per sostenere economicamente musei, attività culturali e dello spettacolo, parchi e aree protette che hanno perso ricavi.
Utili anche incentivi a miglioramenti strutturali. Ad esempio, incentivare tramite finanziamenti a tasso ridotto e crediti fiscali la riqualificazione delle strutture ricettive, sia nelle sue componenti di base (ad es. immobiliare, cablaggio fibra ottica, impianti di aria condizionata, strutture per persone con disabilità oltre al livello di pura compliance normativa), sia nelle componenti premium in grado di attrarre domanda ad alto valore aggiunto, in coerenza con il piano strategico definito. Sostenere la creazione di reti di impresa e aggregazioni (ad es. prevedendo un contributo a fondo perduto dell’investimento necessario per la creazione e l’avviamento delle reti tra imprese del settore; credito d’imposta sull’investimento previsto dal programma di rete; misure ad hoc che favoriscano distacco e codatorialità nell’ambito di contratti di rete rispetto alle nuove assunzioni e al personale già in organico).
                                                                                           

Occupazione femminile: incentivi per il riequilibrio di genere

Un’azione mirata serve anche per il sostegno e sviluppo dell’occupazione femminile E quindi: adottare un sistema di misure volto ad aumentare l’ingresso di nuove occupate, soprattutto nel settore dei servizi di cura e sanitari, a limitare le uscite delle donne dal mercato del lavoro per motivi familiari, agendo sui congedi parentali e di paternità e incoraggiando la condivisione del carico di lavoro non retribuito. Promuovere l’empowerment delle donne al lavoro, nelle istituzioni e nella società attraverso incentivi, norme che prevedano quote di genere, programmi, linee guida per riequilibrare la presenza femminile negli organi apicali e consultivi, massimizzare l’inclusione delle competenze e delle prospettive delle donne, e ridurre il divario retributivo di genere.
                                                                                              

Donne vittime di violenza, incentivi per l’occupazione

La task force auspica anche di poter introdurre un contributo di libertà e incentivi all’assunzione per le donne italiane e immigrate che intraprendono percorsi di uscita dalla violenza.
                                                                                              

Il voucher per la banda larga

Un Paese digitale riparte più in fretta. Ecco allora la proposta di sussidio Digital Divide: un voucher per sostenere l’accesso alla banda larga delle fasce meno abbienti della popolazione, focalizzato sulla migliore tecnologia disponibile localmente e differenziato tra fibra e altre tecnologie.
                                                                                

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