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giovedì 5 agosto 2021

Il contratto telefonico non corrisponde a quello via mail, disdetta da operatore

di Alesssandro Longo Problemi col tuo operatore? Fai la tua domanda all'esperto: esperto.telefonia@repubblica.it Ho richiesto l'attivazione di NeXXt Casa Fastweb (internet e chiamate) in promozione fino al 15/07/21, pubblicizzata sul sito a 22,95 euro per 12 mesi. Mi faccio contattare dal 146 che corrisponde a un loro Partner, l'agenzia H2COM che si occupa delle proposte commerciali. Al telefono chiedo tutte le informazioni preliminari a conferma dell'offerta pubblicizzata. Ricevo un sms con un link da confermare che corrisponde a una prima attivazione e a seguire una mail con il contratto e le condizioni di vendita. A questo punto scopro che mancano i "3 mesi di Discovery+" inclusi nell'offerta e che ci sono costi fissi una tantum di migrazione ad altro operatore. Chiamo più volte il 146 per chiedere spiegazioni, mi dicono che non possono fare più nulla, il contratto risulta chiuso e definitivo. Mi consigliano di contattare il servizio clienti. Peccato che i loro recapiti siano solo per chi è già cliente acquisito. Li devo contattare con un numero WhatsApp che mi costringe ad interagire con un risponditore automatico che va in loop senza avere la possibilità di parlare con un operatore. Dopo varie peripezie parlo con un operatore dell'assistenza clienti, il quale mi conferma che il contratto è attivo e non si possono fare modifiche se non recedendo dal contratto. È chiaro che c’è un illecito da parte dell'agente che ha chiamato. Le condizioni contrattuali dette al telefono devono corrispondere a quelle effettive in tutti i particolari, compresi costi iniziali, di attivazione ed eventuali servizi inclusi. Il contratto che si riceve via mail è un “supporto durevole” (come dice la normativa) copia della registrazione della telefonata dove l’operatore ha descritto tutte le condizioni dell’offerta. Il contratto è sottoscritto già al telefono, ma se c’è discordanza tra quanto detto e quanto scritto nel contratto certo non è valido. Ed è facile verificare grazie alla registrazione. Il diritto al ripensamento ci tutela, ma non è nato per difendere gli utenti da questi illeciti ma proprio per esercitare un “diritto a ripensarci” sulle condizioni contrattuali e sul servizio sottoscritto consapevolmente. L’utente non deve pagare nessun costo e verifichi eventuali addebiti dell’operatore, contestandoli con le ragioni di cui sopra. Questa vicenda è utile lezione a tutti gli utenti: ci ricorda di verificare il contratto che ci arriva via mail dopo una sottoscrizione telefonica. Per evitare queste incognite, comunque, è sempre meglio fare abbonamenti tutti online.

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