Pagine

lunedì 24 febbraio 2020

Coronavirus: gestire la quarantena in famiglia, lavarsi le mani e letti separati


Le regole dell’isolamento domiciliare: meglio allontanare anziani e bambini, usare fazzoletti di carta, disinfettare le superfici degli ambienti domestici con candeggina


Coronavirus: gestire la quarantena in famiglia, lavarsi le mani e letti separati

A casa
Ma chi, oggi, in Italia viene «isolato» a casa per colpa del nuovo coronavirus? «Chi ha avuto contatti con persone che hanno sviluppato l’infezione o chi proviene da aree dove è in atto l’epidemia», conferma Matteo Bassetti, infettivologo all’Università di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita). Sono persone chiuse in casa ma che possono condurre una vita normalissima, rassicura l’esperto. Non senza, però, alcune precauzioni, partendo dal presupposto che chi è in «quarantena» può trasmettere il virus ad altri componenti della famiglia che devono restare isolate nell’abitazione con lui. «Intanto sarebbe bene che, anziani o bambini in famiglia, venissero allontanati» precisa Bassetti. Al momento i bambini non sembrano particolarmente colpiti dall’infezione, ma gli anziani sì, come dimostrano anche i due decessi italiani. E poi ci sono le regole igieniche, invocate da tutti per controllare l’infezione da coronavirus (ma, in generale, valide per moltissime infezioni, influenza stagionale compresa, ndr).
Lavarsi spesso le mani
La prima precauzione è quella di lavarsi spesso le mani, accuratamente. E, possibilmente, di non portarle al naso o alla bocca. E poi, nel caso di starnuti, di farlo in fazzoletti di carta, da eliminare subito. Sarebbe bene anche, per chi può, usare bagni separati dal resto della famiglia. E usare biancheria personale, da lavare spesso. «Altra precauzione — aggiunge Bassetti — disinfettare le superfici degli ambienti domestici, soprattutto bagno e cucina, con candeggina o ipoclorito di sodio. Ancora non si sa se il virus può essere trasmesso per altre vie, diverse da quella aerea. Per esempio attraverso liquidi corporei (come la pipì, ndr). O addirittura attraverso rapporti sessuali». Sarebbe bene che la persona «sospetta» non dormisse con il compagno o la compagna: meglio letti separati.

Come alimentarsi
Chi è costretto a casa deve poi pure mangiare. E se non ha fatto scorta di cibo, può ordinarlo online o chiedere la consegna a domicilio a negozi o conoscenti. L’infezione non si trasmette attraverso gli alimenti e il «delivery» non è a rischio di trasmissione di virus, anche se è bene attenersi a qualche regola igienica, magari sugli imballaggi esterni (eliminarli subito e, lavarsi sempre le mani). Altro problema, quando eventualmente si presentino sintomi respiratori, come febbre, mal di gola, respiro difficile. «La prima raccomandazione è quella di non andare al pronto soccorso, perché lì si rischia di trasmettere il virus ad altri — dice Bassetti —. Occorre chiamare il 112 o il 118, a seconda delle Regioni, e aspettare indicazioni». Gli animali domestici, cani e gatti, sarebbero al sicuro: per adesso il virus non li contagia.

23 febbraio 2020 (modifica il 23 febbraio 2020 | 08:29)


Covid-19: ecco cosa dice il decreto per contenerlo

23 FEBBRAIO 2020

LINKEMBED

Il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto legge per contenere l'emergenza epidemiologica nelle zone del focolaio. | Ansa - CorriereTv
Il Consiglio dei Ministri ha varato un decreto legge per contenere l'emergenza epidemiologica nelle zone del focolaio. Ecco cosa prevede: 1. Divieto di allontanamento dal Comune o dall'area interessata da parte di tutti gli individui presenti. 2. Divieto di accesso al Comune o all'area interessata. 3. Sospensione di attività di qualsiasi natura: culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico. 4. Sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado. 5. Sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei. 6. Sospensione di ogni viaggio d'istruzione, sia sul territorio nazionale sia estero. Per far si che tali norme vengano rispettate, il cdm ha previsto l'applicazione della sorveglianza attiva. Il mancato rispetto delle misure di contenimento decise sarà punito ai sensi dell'articolo 650 del codice penale. È previsto l'arresto fino a tre mesi o un'ammenda fino a 206 euro. Primi effetti del decreto, la sospensione delle partite di Serie A, Inter-Sampdoria, Atalanta Sassuolo e Verona-Cagliari.
















(Lapresse)
shadow

Nessun commento:

Posta un commento