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domenica 14 luglio 2019

Il modo giusto di usare un bagno pubblico (ed evitare di ammalarsi)

Le probabilità di ammalarsi usando un bagno pubblico in aeroporto, in stazione e ovunque in viaggio sono piuttosto scarse (molto più elevate se il bagno è quello dell’ospedale). Ci sono però precauzioni che si possono prendere per minimizzare il più possibile il rischio

Scegli con attenzione la cabina del bagno

Può sembrare scontato, ma se si ha una possibilità di scelta tra una batteria di bagni, meglio scegliere una cabina che, almeno apparentemente, sembra la più pulita. Il New York Times riporta uno studio del 1995 dell’Università della California, a San Diego, in cui era stata monitorata la quantità di carta igienica usata in quattro bagni pubblici, uno accanto all’altro, di una spiaggia. Dopo 10 settimane di osservazione si è visto che il 60 per cento della carta igienica era utilizzata nei box centrali. Supponendo che tutti i box venissero puliti con la stessa frequenza, quelli più puliti dovrebbero essere alle estremità. Detto questo, l’ispezione preventiva resta la migliore opzione.

Non toccare il sedile del water

In molti bagni pubblici distribuiscono i copri asse per i water, ma in genere non sono molto utilizzati. La cosa importante è non toccare l’asse: si può prendere in considerazione l’opzione di dare una pulita con una salviettina umidificata prima di sedersi o appoggiare della carta igienica sopra (che però potrebbe essere anch’essa contaminata da batteri diffusi dallo sciacquone). Molte donne tendono ad accovacciarsi per non toccare con il sedere l’asse del water anche se questa posizione, secondo i medici, potrebbe rendere difficile il rilassamento del pavimento pelvico con la conseguenza di non rilasciare tutta l’urina e aumentare così le probabilità di infezioni urinarie, anche se i rischi, in individui sani, sono piuttosto bassi

Lava le mani

È molto importanti lavarsi le mani dopo aver usato un bagno pubblico. Ci sono innumerevoli studi che hanno rilevato batteri fecali, stafilococchi, streptococchi sulle maniglie di scarico, sulle porte, sulle maniglie dei rubinetti, sui dispender dei saponi. Eppure moltissime persone non si lavano le mani, o lo fanno nel modo sbagliato. Oggi i rubinetti dei bagni pubblici sono quasi tutti dotati di fotocellula, ed è un bene sia dal punto di vista igienico, sia per una riduzione dello spreco di acqua. Ma se il rubinetto esiste, meglio pensarci due volte prima di chiuderlo con le mani perché, a quanto riferito dagli infettivologi, questo è il luogo più sporco di un bagno. «Del resto tutti aprono il rubinetto con le mani sporche» fa notare Judy Stone, medico infettivologo del Maryland intervistato dal New York Times. Meglio quindi usare un tovagliolo di carta (o carta igienica o un fazzoletto di carta)

Asciuga le mani

Quando si tratta di igiene, gli asciugamani di carta vincono. Gli asciugatori ad aria possono disperdere i batteri in tutta la stanza a causa del potente getto di aria calda e finire anche sulle mani appena lavate. Se invece si tende a non asciugarsi le mani o a farlo solo in modo parziale, meglio pensarci sue volte perché i batteri, come è stato dimostrato, aderiscono meglio sulle superfici bagnate rispetto a quelle asciutte.

Non toccare la porta del bagno

Anche dopo aver messo in atto tutte le precauzioni appena spiegate e le mani saranno ben pulite e ben asciugate dopo avere usato la toilette, non lo saranno più dopo aver toccato la maniglia della porta per uscire. Se possibile dunque meglio aprire la porta con una spalla, con un gomito o con l’anca. Oppure si può usare l’asciugamano di carta appena utilizzato per asciugarsi le mani e poi buttarlo in un cestino appena fuori

Ma non preoccuparti troppo

Resta comunque abbastanza raro ammalarsi dopo essere stato in un bagno pubblico, ed è meglio usarlo che trattenere a lungo la pipì. È piuttosto frequente che i bagni pubblici puzzino, soprattutto in periodi di viaggi quando sono molto affollati. Ma a differenza di tanti altri luoghi pubblici, i bagni sono dotati di acqua e sapone: usiamoli per non portarci a spasso germi e microbi.


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