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mercoledì 7 agosto 2019

DIFENDIAMO LA LINGUA ITALIANA DAI POLITICI...E DAI GIORNALISTI


Qualche tempo fa ho lanciato una petizione per difendere la lingua italiana dai politici su Chang.org, ma non ha raccolto molte adesioni, pazienza.
Per chi fosse interessato ecco il link: http://chng.it/HJrBXjXr

Oggi desidero attirare l'attenzione degli internauti sugli strafalcioni dei giornalisti, che per definizione devono scrivere e/o parlare in perfetto italiano, ma molto spesso sbagliano platealmente.

Quando scrivono o parlano in riferimento a una donna usano il pronome gli anziché le.

Ho notato, purtroppo, che l'Accademia della Crusca non ha finora ritenuto di far sentire la sua voce in proposito; forse aspetta la segnalazione di qualche cittadino che, come me, si è rotto le scatole di subire gli strafalcioni di professionisti (!) pagati per scrivere sui giornali o parlare in radio o in televisione in perfetto italiano.

Dobbiamo già subire le pesanti inflessioni dialettali dei telegiornalisti e/o conduttori della RAI. Sono tutti senza vergogna; potrebbero frequentare un corso di dizione, ma sono tranquilli perché nessuno li sanziona.

E che dire del saluto pomeridiano buon pomeriggio” che in italiano non esiste, basta consultare un buon vocabolario per verificare. Finché usano questo saluto ”inesistente” i saltimbanchi della TV transeat, ma quando lo usano i telegiornalisti o i giornalisti delle radio nazionali ritengo sia, non solo giusto, ma doveroso indignarsi.

Personalmente ogni tanto mi ribello a questo andazzo e scrivo alle redazioni dei giornali o telegiornali, ma solo qualcuno si scusa e tutto continua come prima.

Mi auguro che questo mio appello arrivi a qualche Direttore di testata giornalistica e prenda provvedimenti; a volte i miracoli si realizzano...


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