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domenica 25 aprile 2021

Tumori: il colon salvato dall'intelligenza artificiale

di Irma D’Aria Grazie a una ricerca italiana, approvato negli Usa il primo strumento per fare la colonscopia che aiuta il medico a rilevare lesioni sospette durante la colonscopia. E scopre il 17% di polipi in più dell'uomo 25 APRILE 2021 Un algoritmo dell’intelligenza artificiale che aiuta i medici a rilevare lesioni sospette per il cancro al colon in tempo reale durante una colonscopia. E’ possibile grazie ad un dispositivo medico che utilizza quest o algoritmo che è stato appena approvato dall’americana Food and Drug Administration (Fda) con dati tutti italiani. L’algoritmo, infatti, è stato validato nell’AI Center di Humanitas con uno studio che ha visto la partecipazione anche degli ospedali Regina Margherita di Roma e Valduce di Como. L’IA svela il 13% di polipi in più La colonscopia rappresenta lo ‘strumento’ migliore per la prevenzione e la conferma diagnostica di questo tipo di cancro. L’esame prevede l’introduzione di un tubicino flessibile all’interno dell’organismo, che permette di individuare i polipi del colon, ovvero piccole alterazioni della mucosa che potrebbero evolvere in tumore. Alcuni polipi, tuttavia, ‘sfuggono’ alla diagnosi o non sono correttamente classificabili con la sola colonscopia. Il dispositivo endoscopico ad intelligenza artificiale, che si chiama GI Genius, aiuta a rilevare il 13% in più di adenomi (polipi) o lesioni tumorali del colon generando marcatori e suoni a basso volume che segnalano al medico dove è necessaria una valutazione visiva più approfondita. “Il dispositivo, applicato alla colonscopia tradizionale, suggerisce al medico aree del colon che potrebbe non aver notato riducendo il rischio umano di non vedere lesioni sospette e aumentando la precisione diagnostica per il tumore del colon retto”, spiega Alessandro Repici, direttore del Dipartimento di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas e docente di Humanitas University. Il dispositivo, però, non si sostituisce allo specialista, né agli esami di laboratorio e non suggerisce come gestire i polipi sospetti. “Spetta al medico - chiarisce Repici - decidere se la lesione sia sospetta, e come procedere secondo la pratica clinica standard e le linee guida”. Lo studio italiano L’FDA ha valutato la sicurezza e l'efficacia di GI Genius con uno studio multicentrico tutto italiano, condotto su 700 pazienti, di cui il 35% in Humanitas, di età compresa tra 40 e 80 anni che si sottoponevano a una colonscopia per lo screening o alla sorveglianza del cancro colon-rettale, a seguito di sangue nelle feci o sintomi gastrointestinali. I partecipanti allo studio hanno effettuato colonscopia standard con il dispositivo AI o solamente colonscopia standard. “L’utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata alla colonscopia tradizionale è stata in grado di identificare adenomi o carcinomi confermati dagli esami di laboratorio con una precisione diagnostica aumentata del 13%”, sottolinea Repici. Il lavoro sta proseguendo con ulteriori studi di approfondimento in questo ambito. Dopo l'approvazione della FDA quando arriverà anche quella europea e poi quella italiana? “In realtà - spiega il gastroenterologo - il sistema è stato approvato con marchio CE per l’utilizzo in Europa circa un anno fa e questa approvazione vale anche per l’Italia”. L’altra buona notizia è che si tratta di un sistema che sarà possibile utilizzare su vasta scala negli ospedali italiani: “Può essere applicato a qualsiasi tipo di colonscopia ed a qualsiasi marca di endoscopio per cui è praticamente universale”, conferma Repici. Il cancro al colon Il cancro colon-rettale è il secondo tumore più frequente in Italia. In genere inizia da adenomi (polipi intestinali) che si formano sulla parete del colon o da altre lesioni precancerose nel retto o nel colon (intestino crasso). La colonscopia endoscopica, esame che fa parte dello screening del cancro colon-rettale e del piano di sorveglianza, viene eseguita da medici endoscopisti per rilevare alterazioni o anomalie nel rivestimento del colon e del retto. La colonscopia comporta il passaggio di un endoscopio, ovvero un tubo sottile e flessibile con una telecamera all'estremità, attraverso il retto e per tutta la lunghezza del colon, che permette al medico esperto di visualizzare eventuali segni di cancro o lesioni precancerose.

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