Gli
episodi del Consiglio Comunale di Verona sull'aborto e di Riace
sulla immigrazione clandestina sono esemplari di un modo di pensare ed
agire dei politici italiani. Ecco il nefasto Assioma: le leggi si
rispettano se ci piacciono, non si rispettano se non ci piacciono.
Carrara, 07 Settembre 2018
E'
purtroppo un malcostume che caratterizza i politici (!) italiani
quello di giustificare gli amici e condannare gli avversari quando i
PM fanno scattare le manette o quando le Istituzioni assumono
decisioni che non ci piacciono. Sono emblematici i fatti di cui tutti
parliamo ormai da alcuni giorni. Esprimerò anch'io il mio parere su
ciò che è accaduto a Verona e Riace...e in un carcere brasiliano.
Il
Consiglio Comunale di Verona ha approvato una Mozione che,
sostanzialmente, impegna l'Amministrazione Comunale a destinare dei
fondi a favore di quelle Associazioni che, nei fatti, si battono
contro l'aborto che, come tutti sanno, è regolamentato dalla Legge
194/1978. Ebbene, chi è contro l'aborto ha tutto il diritto di
esprimere il suo dissenso, ma non può pretendere di utilizzare il
denaro
pubblico
per
promuovere iniziative contrarie alla legge. Anche questo episodio sta
a dimostrare che ormai la gestione della Res
Pubblica
è
finita, in molti casi, in mano a dilettanti
illiberali e sprovveduti.
I
consiglieri comunali di Verona si organizzino e provino magari a
promuovere come Lega
un referendum per abrogare la L.194/1978. Credo che prenderebbero una
sonora scoppola, come la presero i cattolici antiabortisti il 17
Maggio 1978, perché è ormai nella coscienza di tutte le donne
italiane il sacrosanto diritto di decidere se e quando procreare.
Purtroppo non ho notizia di prese di posizione della Lega a livello
nazionale contro la illegittima
mozione
approvata a Verona e ciò sta a corroborare l'assioma citato in
premessa: sono
miei amici quindi fanno bene a non rispettare una legge,
a
loro giudizio, iniqua.
Purtroppo però se a Verona la
destra fa scempio della legge a sinistra, vedi Riace, si fa la stessa
cosa.
In
questo caso abbiamo un Sindaco, Lucano, che ammette di aver violato
la legge più volte, almeno così dice sentendo le intercettazioni
agli atti, perché la legge sulla immigrazione è
iniqua e
inoltre lui ha fatto ciò di cui è accusato in riferimento agli
appalti per la raccolta dei rifiuti per aiutare i poveri immigrati
perché se avesse rispettato la legge gli appalti sarebbe stati vinti
dalle cosche mafiose locali. La caratterizzazione di sinistra del
Sindaco di Riace è palesemente confermata dal suo saluto ai
manifestanti in corteo sotto la sua finestra con pugno chiuso, alla
maniera comunista. Permettetemi due considerazioni: la
prima
è che non è accettabile la presa di posizione a favore di un
Sindaco che ha violato la legge solo
perché è un loro compagno.
Saviano,
Boldrini e compagni sono giustizialisti e garantisti a fasi alterne;
tutto
ciò è inaccettabile.
La
seconda considerazione
è
che in questo caso mi pare inopportuna la decisione dei PM, avallata
dal GIP, di porre agli arresti domiciliari un Sindaco sospeso dalle
sue funzioni e quindi non in grado di reiterare il reato. La custodia
cautelare, emanata per contrastare il terrorismo degli anni '70, non
può essere usata come avviene ora, e cioè in quasi tutti i casi, ma
dovrebbe essere usata solo per i crimini più gravi quali omicidio,
rapine stupri ecc. Se consideriamo che un'alta percentuale di
detenuti in attesa di giudizio viene assolta
in
sede processuale non possiamo che biasimare questo modo di agire di
molti PM e GIP.
P.S.:
Segnalo
anche un'altra perla: l'ex leader maximo della sinistra comunista
italiana, Massimo D'Alema è volato in Brasile a trovare in carcere
il suo compagno Lula che, a suo dire è innocente. E' solo un caso
che siano entrambi intrisi dell'ideologia comunista, fortunatamente
affossata dalla Storia in quasi tutto il pianeta.?
Ennio
Di Benedetto
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