Qualche
tempo fa ho lanciato una petizione per difendere la lingua italiana
dai politici su Chang.org, ma non ha raccolto molte adesioni,
pazienza.
Per
chi fosse interessato ecco il link: http://chng.it/HJrBXjXr
Oggi desidero attirare l'attenzione
degli internauti sugli strafalcioni dei giornalisti, che per
definizione devono scrivere e/o parlare in perfetto italiano, ma
molto spesso sbagliano platealmente.
Quando scrivono o parlano in
riferimento a una donna usano il pronome gli anziché le.
Ho notato, purtroppo, che l'Accademia
della Crusca non ha finora ritenuto di far sentire la sua voce in
proposito; forse aspetta la segnalazione di qualche cittadino che,
come me, si è rotto le scatole di subire gli strafalcioni di
professionisti (!) pagati per scrivere sui giornali o parlare in
radio o in televisione in perfetto italiano.
Dobbiamo già subire le pesanti
inflessioni dialettali dei telegiornalisti e/o conduttori della RAI.
Sono tutti senza vergogna; potrebbero frequentare un corso di
dizione, ma sono tranquilli perché nessuno li sanziona.
E
che dire del saluto pomeridiano “buon
pomeriggio” che
in italiano non esiste, basta
consultare un buon vocabolario per verificare. Finché usano questo
saluto ”inesistente” i saltimbanchi della TV transeat, ma quando
lo usano i telegiornalisti o i giornalisti delle radio nazionali
ritengo sia, non solo giusto, ma doveroso indignarsi.
Personalmente ogni tanto mi ribello a
questo andazzo e scrivo alle redazioni dei giornali o telegiornali,
ma solo qualcuno si scusa e tutto continua come prima.
Mi auguro che questo mio appello arrivi
a qualche Direttore di testata giornalistica e prenda provvedimenti;
a volte i miracoli si realizzano...
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