M5S=VETEROCOMUNISMO=FINE
DELLA DEMOCRAZIA
Il 33% è, purtroppo, un numero
divenuto storico e tragico per il nostro amato Paese.
Sin dalla metà degli anni '70
si è consolidata questa amarissima realtà del 33% di elettori
caratterizzati dal fatto di essere contro tutto e tutti. Si ricordi
il successo nel 1975 alle elezioni amministrative del PCI nonostante
avesse riempito le liste elettorali di incompetenti e, alcuni,
addirittura analfabeti. L'anno successivo avvenne addirittura il
sorpasso sulla DC alle elezioni europee. E' bene però ricordare che,
nonostante il suo elettorato fosse contro tutto e tutti, il PCI aveva
una classe dirigente preparata e, sebbene legata a filo doppio al
PCUS e quindi all'URSS, rispettosa dei principi che caratterizzano le
democrazie liberali.
Parlando dell'attualità ci
ritroviamo con il 33% di italiani che sostengono il NO a tutto e
hanno trovato una sponda politica nei furbastri politicanti del M5S.
Il M5S nato sull'onda degli
insulti più volgari sta dimostrando di essere un insieme di persone
del tutto illiberali e incapaci di gestire qualsiasi istituzione con
serietà e autorevolezza. Se dico che i ministri del M5S stanno
facendo di tutto per far sì che l'Italia sia screditata e
marginalizzata nella UE e negli altri consessi internazionali non
credo di essere molto lontano dalla cruda e amara verità. E ancora,
non è accettabile mettere sullo stesso piano l'alleanza storica e
irrinunciabile con gli USA con un abbraccio alla Russia di Putin. No,
questo no. Lo dobbiamo ai principi della democrazia liberale e ai
giovani soldati americani che sono venuti a combattere e a morire
nella 2^ Guerra mondiale per liberarci da nazisti di Hitler e dai
fascisti di Mussolini.
Ma ciò che mi sconcerta, e che
dovrebbe sconcertare tutti gli Italiani, è che al 33% degli elettori
ciò non importa. Non vogliono tener conto della Storia. Nel 33% di
italiani prevale l'odio contro i politici degli altri partiti e
l'invidia sociale nei confronti di chi è minimamente benestante.
L'ultima pesante
caratterizzazione illiberale è la volontà di limitare la libertà
di stampa, dopo aver insultato i giornalisti e stilato liste di
proscrizione di giornali e giornalisti.
Mi auguro che il 67% degli
italiani che si riconoscono negli altri partiti si decidano una buona
volta ad alzare la voce per stroncare le illiberalità dei
“portavoce” ed elettori del M5S. Le manifestazioni spontanee di
Torino e oggi il flash mob dei giornalisti lascia ben sperare.
Ennio Di Benedetto
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