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domenica 22 ottobre 2017

Matteo Orfini: "Desecretiamo gli atti di Bankitalia"

POLITICA

Il presidente del Pd vede all'opera le "manine" di via Nazionale e annuncia una lettera a Casini. E sulla Boschi: "Nessun conflitto d'interesse"

21/10/2017 16:57 CEST | Aggiornato 18 ore fa
Alessandro De Angelis Politics reporter, L'Huffington Post

Matteo Orfini, in questa battaglia su Bankitalia, indossa l'elmetto da combattimento. Appena letti i giornali, parte all'attacco, nel corso di una conversazione con l'HuffPost: "È inquietante che dentro Bankitalia ci sia una manina che passa documenti riservati prima che arrivino a una commissione di inchiesta. Sto scrivendo al presidente Casini per chiedere la desecretazione degli atti".
Si riferisce al pezzo del Corriere sui report della Vigilanza? Come leggete la parola Etruria sui giornali scattate.
Capisco la difesa corporativa tra colleghi, ma la questione è seria. Quei documenti di Bankitalia dovrebbero essere in teoria segreti e riservati. Per questo credo di interpretare una preoccupazione anche dell'attuale Governatore nel dire che è piuttosto inquietante leggerli sui giornali. E siccome non vorrei che su questo terreno si giocasse una partita opaca lunedì invierò una lettera formale al presidente Casini.
Per chiedere?
Di verificare con Bankitalia la possibilità di desecretare le loro carte oggetto dell'attività della commissione, in modo da rendere ancor più trasparente il nostro lavoro. Credo che nessuno possa avere paura della ricerca della verità. Così capiremo chi davvero ha paura di scoprirla e chi non ne ha. E mi chiedo se il coro unanime che in queste ore si è levato dai giornali per criticarci si assocerà a questa mia richiesta.
Desecretiamo anche il cdm.
Diciamo che, come noto, non c'è nulla di segreto nei cdm. Praticamente i verbali si leggono sui giornali il giorno dopo.
Qualcosa di poco trasparente c'è. Chi ha deciso sulla mozione per sfrattare Visco?
È evidente che in Parlamento contano gli atti e su quella mozione c'è il parere positivo del governo.
Sta evitando il punto: Gentiloni è stato informato a cose pressoché fatte o ha condiviso, assieme al cdm, la decisione di Renzi e dalla Boschi?
Nel momento in cui c'è il parere positivo del governo, per me il dibattito è chiuso: c'è condivisione. Ma io trovo surreale, con tutto il rispetto per le sue domande, che da giorni si parli di procedure.
Mica sono procedure...
Mi lasci finire. La sostanza è che quella mozione dice quello che tutti gli italiani sanno, e cioè che il sistema non ha funzionato al meglio. Sa cosa mi ha impressionato, De Angelis, in questi giorni di estenuante discussione sulla mozione?
Che cosa?
Che nessuno di quelli che ci criticano ha difeso nel merito l'operato di Bankitalia. L'esercito degli indignados dei salotti pone solo una questione di eleganza di metodo, ma nessuno sta al merito delle nostre critiche.
Neanche voi, mi permetta, fate una riflessione seria e rigorosa nel merito dell'operato di Bankitalia e della Consob. Ma fate un'operazione politica tesa a cercare un capro espiatorio per la campagna elettorale.
Non è vero. E infatti ci occuperemo anche della Consob in commissione. Quello che colpisce è la tesi per cui, per tutelare l'indipendenza di Bankitalia, il Parlamento non dovrebbe valutarne l'operato. Questo è un argomento ridicolo. Segnalo che Draghi va al Parlamento europeo ogni tre mesi, a sottoporsi a un durissimo question time. L'operato della Bce è oggetto di appassionati discussioni parlamentari, interrogazioni con obbligo di risposta, critiche. E in Europa nessuno considera tutto questo né lesa maestà né una lesione dell'autonomia della Bce, ma semplice fisiologia democratica. Evidentemente poco apprezzata nel nostro paese.
A proposito di Europa. In Europa sui conflitti di interesse sono molto rigorosi. Lei non vede in questa vicenda un enorme conflitto di interessi di Maria Elena Boschi?
Proprio no. E in verità quando era ministro per le Riforme si è deciso di commissariare banca Etruria, a dimostrazione che non c'è mai stato conflitto di interesse.
Stiamo al punto però. Bankitalia e Consob hanno multato due volte il papà della Boschi. E la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio si occupa della nomina di chi deve vigilare e controllare. Cioè di chi in teoria potrebbe attenuare o cambiare quelle multe. Questo lei non lo chiama conflitto di interesse?
Io dico che per noi parlano i fatti. E sulle banche abbiamo operato con serietà come dimostra anche la vicenda di Etruria.
Ritiene che la Boschi debba partecipare o no al consiglio dei ministri del 27 che indicherà il prossimo governatore di Bankitalia, organo appunto che ha multato suo padre per la gestione di Banca Etruria?
Lo valuterà il presidente del Consiglio. Ma trovo questo argomento francamente ridicolo. Noi abbiamo detto una cosa che tutti gli italiani sanno oppure, caro De Angelis, vuole sostenere che le crisi se le sono sognate? Lei e altri siete guidati da una certa ossessione verso il gruppo dirigente del Pd che vi allontana dalla comprensione della realtà.
Sempre sull'argomento: la querela a De Bortoli non è arrivata da parte della Boschi, e ormai sono scaduti i termini.
Non abbia fretta. Adesso abbiamo una strumento che ha i poteri della magistratura per acclarare tutto. Alcune forze di opposizione hanno chiesto di audire i manager delle principali banche, gli editori dei principali giornali italiani, e tanti altri. Sono liste di persone interessanti che ascolteremo con attenzione.
Ascolterete Ghizzoni?
Le rivelo una notizia: io ho chiesto di partire dalle crisi bancarie più recenti, non da quelle più lontane. E questa settimana partiamo dalla Venete, in ordine cronologico inverso, poi c'è Mps, poi le quattro tra cui Etruria. Le sembra l'atteggiamento di un partito che ha qualcosa da nascondere?
Dice Renzi: va bene anche se Gentiloni nomina Visco. È un cambio di atteggiamento rispetto ai giorni scorsi?
È quello che abbiamo sempre detto: nomina il presidente dalla Repubblica su indicazione del presidente del Consiglio. Accetteremo qualunque indicazione di Gentiloni, ma c'è bisogno di far dormire sonni tranquilli non agli editorialisti ma ai risparmiatori. Ho letto Sabino Cassese che parla di fulmine al ciel sereno, a proposito della nostra mozione. Probabilmente il cielo sereno lo vedeva lui, ma dubito che i risparmiatori fulminati dalle crisi condividano il suo excursus meteorologico.
Se la scelta cadesse su Visco, voi comunque continuerete a criticare, il minuto dopo, il suo ruolo come avete fatto in questi giorni?
Noi siamo persone serie e rispetteremo la scelta ma in Parlamento c'è una commissione d'inchiesta che non si può silenziare, condizionare, fermare. E dunque continuerà nel suo lavoro di analisi della adeguatezza nella gestione delle crisi da parte degli organismi di vigilanza. Come richiesto dalla legge che l'ha istituita.


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