In
questi ultimi giorni si discute sulla decisione della Commissione del
Senato, denominata Contenziosa, che ha bocciato alcuni passaggi della
decisione presa a suo tempo sul taglio dei vitalizi agli ex Senatori.
Mi
pare che il nodo vero della questione consista nel fatto che a
decidere dei loro compensi siano gli stessi Parlamentari.
E'
troppo comodo apparire tutori dei conti dello Stato tagliando entrate
di altri (in questo caso i vitalizi degli ex Senatori); se veramente
volessero contribuire a far risparmiare il Senato (e la Camera dei
Deputati) dovrebbero approvare una legge che preveda il taglio del
50% dei compensi dei Senatori e dei Deputati, attualmente
agganciati a quello di alti magistrati.
Non
voglio esagerare proponendo un compenso mensile uguale allo stipendio
base degli impiegati di 7° livello dei Metalmeccanici, ma non
sarebbe una decisione peregrina.
Si
consideri che attualmente, e ormai da molti anni, la maggior parte
dei Parlamentari svolge un lavoro impiegatizio e neppure tanto
elevato perché nella realtà è chiamata a schiacciare i bottoni per
le votazioni.
E
non si dica che il lavoro maggiore dei Parlamentari viene svolto
nelle Commissioni perché se si valuta come vengo scritte le leggi si
capisce che non solo lavorano poco, ma lavorano malissimo in quanto
non sanno scrivere correttamente in lingua italiana e non esagero se
sostengo che moltissimi di loro non sanno neppure parlare
correttamente in italiano.
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