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venerdì 18 dicembre 2015

Stop alle file, dal 2016 esordisce PagoPa

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Il sistema di pagamento elettronico a favore delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di servizi di pubblica utilità semplificherà la vita di milioni di contribuenti.
Pagare le tasse è sempre una cosa antipatica, soprattutto se si è costretti a fare file interminabili agli sportelli. Accade sempre così alla vigilia di ogni scadenza fiscale, che porta milioni di contribuenti italiani a perdere intere giornate presso uffici postali, banche e agenzie di riscossione varie. Un supplizio che a breve il cittadino non sarà più costretto a subire grazie a pagoPa, il sistema di pagamento elettronico a favore delle Pubbliche Amministrazioni e dei gestori di servizi di pubblica utilità. Mancano, infatti, pochi giorni alla scadenza del termine ultimo, il 31 dicembre 2015, per l’adesione di tutte le PP.AA. centrali e locali al progetto portato avanti dall’Agid (Agenzia per l’Italia digitale).
PagoPa amplia le modalità di pagamento offerte ai contribuenti. A quest’ultimi verrà data la facoltà di scegliere liberamente il prestatore dei servizi di pagamento (banca, istituto di pagamento/di moneta elettronica), gli strumenti preferiti (addebito in conto corrente, carta di credito, bollettino postale elettronico), il canale tecnologico per effettuare le operazioni (conto web, ATM, mobile).
Per Marianna Madia “l’innovazione tecnologica rende il Paese più semplice e riduce i divari tra i ricchi e i poveri, rendendo a tutti accessibili i servizi della Pubblica Amministrazione”. Ieri il ministro della Pubblica Amministrazione è intervenuta al convegno sui pagamenti elettronici organizzato da CashlessWay. La digitalizzazione della P.A., per il ministro, “elimina i blocchi, che ostacolano chi ha meno possibilità economiche”. Il progetto PagoPa, ha spiegato, rientra nell’orizzonte “Italialogin”, il portale web in cui confluirà tutta la burocrazia italiana.
Ad oggi sono 10 mila gli enti che hanno aderito al sistema ed entro la fine dell’anno tutte le Pubbliche Amministrazioni saranno obbligate ad aderire a pagoPa e a programmare l’implementazione dei servizi. Entro il 2016 pagoPa dovrà entrare a regime. Un processo di innovazione strategico che coinvolge tutta l’articolazione dello Stato, ad ogni livello ed in ogni ambito.
Grazie ad Unioncamere circa 800 comuni fanno già parte del nodo per il pagamento degli oneri Suap (Sportello Unico Attività Produttive). Mentre è in fase di implementazione il servizio di versamento online dei contributi volontari per le casalinghe dell’Inail, quello dei contributi volontari relativi al sistema pensionistico dell’Inps, nonchè il pagamento di bollo auto e ticket sanitario in molte Regioni e nelle Province autonome.
Proprio in questi giorni  il MIUR in collaborazione con AgID ha realizzato una specifica piattaforma applicativa denominata “PagoinRete”, che colloquia con PagoPA e consente alle oltre 8.500 scuole italiane di interagire con il sistema dei pagamenti elettronici. Tutte le segreterie avranno, pertanto, la possibilità di predisporre il pagamento telematico dei contributi richiesti per tasse e servizi scolastici. Le famiglie e gli alunni potranno, quindi, effettuare i versamenti attraverso gli strumenti ed i canali preferiti.
Una vera e propria rivoluzione che promette di semplificare le procedure con notevoli vantaggi non solo per i cittadini, ma anche per le stesse PP.AA.. I primi risparmieranno tempo e fatica, oltre al fatto di poter risalire con più facilità alle operazioni effettuate. Ad esempio, il contribuente che decide di utilizzare l’addebito sul proprio conto corrente potrà conservare le ricevute anche in formato digitale o reperirle attraverso il proprio estratto conto con la semplicità di un clic. Le Pubbliche Amministrazioni, invece, potranno abbattere i costi della riscossione, spesso affidata ad agenzie esterne, e richiedere ed organizzare i dati con grande flessibilità.
Se pagoPa non renderà certo divertente il pagamento dei tributi, almeno semplificherà la vita di milioni di contribuenti e contribuirà in maniera determinane a migliorare il funzionamento e la trasparenza della nostra Pubblica Amministrazione.

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